La Parrocchia “Santa Maria dei Barbuti” in Fratte – Salerno, appartiene alla Arcidiocesi di Salerno – Campagna – Acerno, Forania di Salerno ovest.

Un po’ di storia

La parrocchia “Santa Maria dei Barbuti” fu istituita nel 1931 nella chiesa già esistente intitolata alla Sacra Famiglia. Quest’ultima era nata dall’esigenza di stabilire un luogo di culto e di educazione religiosa nel rione Fratte, divenuto, nella seconda metà dell’800, un centro di fiorente attività nel campo artigianale e della filatura del cotone. La costruzione si deve a due benefattori: Michele Peluso, che donò il suolo, e Cristoforo Capone, che sostenne le spese per l’edificazione. Ultimata in pochi anni, la chiesa venne aperta al culto nel 1889. Il 21 settembre 1931 la chiesa della Sacra Famiglia diventa parrocchia ricevendo il titolo di “Santa Maria dei Barbuti” dalla soppressa parrocchia, nella Salerno vecchia, che portava la stessa intitolazione. Nel 1935 venne affidata alla guida pastorale de Padri Dottrinari.

A partire dal 1969, a causa di problemi strutturali e a seguito della costruzione dell’autostrada Salerno- Reggio Calabria, l’allora parroco Nicola Roberto dei Padri Dottrinari, volle tenacemente un nuovo sito che si realizzò nell’attuale via Nicola Buonservizi. La chiesa, ideata e progettata nel 1968, dall’architetto Paolo Portoghesi, con l’ingegnere salernitano Vittorio Gigliotti, è stata costruita dal 1971 al ’73.

Quello che viene realizzato è il primo edificio di culto interamente in cemento armato, un’opera architettonica di altissimo pregio. Il cerchio è l’elemento ispiratore dell’intera opera, infatti la chiesa si compone strutturalmente di sei centri contenuti in cerchi concentrici. L’idea dei progettisti è stata quella di realizzare un edificio che esprimesse, attraverso la scelta delle forme curve, i concetti di unità e di centralità del divino.